La città di Famagosta era in origine un piccolo porto commerciale e un villaggio di pescatori. Il nome della città in turco è Gazimagusa e in greco Ammokhostos. Il nome Famagusta è una corruzione franca del nome greco. Si trova sulla costa orientale in una baia tra Capo Greco ed Eloea e possiede il porto più profondo di Cipro.

Gran parte della storia della città è oscura in quanto non ci sono documenti scritti, unico materiale  proviene dai resoconti dei mercanti che vi transitano. Si ritiene che la città occupi il sito dell'antica città di Arsinoe.

A nord di Famagosta si trovano le rovine di Salamina. Si ritiene che questa città sia stata fondata nell'XI secolo aC, essendo stata abbandonata nel 648 d.C. dopo le catastrofi combinate di terremoti e incursioni dei pirati arabi. La popolazione di Salamina si trasferì poi a Famagosta.

Nel 1291, un afflusso di profughi cristiani in fuga dalla caduta di San Giovanni d'Acri in Palestina lo trasformò da piccolo villaggio in una delle città più ricche della cristianità. Entro il 1300, la città fu uno dei principali mercati nel Mediterraneo orientale e sede di molti ordini religiosi cristiani, come si può vedere dalle numerose chiese di diverse denominazioni che possono ancora essere viste oggi.

Nel 1372 il porto fu conquistato dai Genovesi. Le rivalità tra Genovesi e Veneziani comporto' una pace instabile, tuttavia l'isola nel suo insieme era ancora sotto il dominio dei Lusignano. Questo finì quando l'ultimo re di Lusignano morì senza lasciare eredi. Sua madre, che era veneziana, fu persuasa a consegnare il regno ai Veneziani e nel 1489 presero il controllo dell'isola, spostando la capitale da Nicosia a Famagosta, governando l'intera isola da lì.

I Veneziani videro Cipro come base militare e passarono il loro tempo sull'isola fortificando le principali città. L'invenzione della polvere da sparo e l'uso del cannone resero obsolete le difese esistenti, e i Veneziani rimodellarono le difese per l'uso dell'artiglieria. Le torri quadrate medievali furono sostituite con quelle rotonde, e lungo tutta la cinta muraria e cittadella furono inseriti degli oblò. La maggior parte di questa fortificazione può essere ancora vista; infatti la Porta di Terra (Ravelin), è l'ingresso pedonale principale nella città vecchia fino ad oggi.

I rapporti tra i Veneziani e gli Ottomani erano a dir poco tesi. Il sequestro veneziano di navi turche, l'esecuzione di corsari turchi in violazione di un trattato ottomano-veneziano e la continua presenza di pirati maltesi nei porti veneziani, che molestavano i pellegrini musulmani e interferivano nel commercio generale, alla fine fece intervenire il Sultano.

Questi agiì per porre fine a questo stato di cose, nonché per consolidare il controllo ottomano dell'Oriente in generale. Nel 1570, un'armata ottomana pose la città sotto un assedio che durò da gennaio a ottobre 1571, quando Cipro ricadde sotto il controllo totale degli Ottomani.

Danneggiata dalla guerra e dai terremoti, la vecchia città murata è ora solo parzialmente abitata, ma contiene alcuni dei migliori esempi di architettura militare medievale ancora oggi esistenti, così come la cattedrale di San Nicola in stile gotico del XIV secolo, ora una moschea.

Fuori dalla città, le spettacolari rovine di Salamina danno un'idea delle civiltà perdute, e comprendono un magnifico anfiteatro, terme romane, una palestra e tombe reali. Nell'entroterra di Famagosta si trovano la chiesa e il monastero di San Barnaba, martirizzato a Salamina nel 52 d.C. La chiesa è stata conservata com'era quando fu abbandonata nel 1976. All'interno della chiesa c'è una meravigliosa collezione di icone del XVIII secolo, e i chiostri del monastero ospitano ora un museo archeologico.