Situato nella valle di Maroni, a circa 6 km dalla costa meridionale dell'isola, il sito di Choirokoitia si trova in un paesaggio collinare ai piedi del massiccio dei Troodos. Costituisce l'esempio più impressionante dell'insediamento iniziale di comunità sedentarie sull'isola e lo sviluppo di una civiltà originale: il Neolitico Aceramico cipriota. Queste comunità provenivano dalla vicina terraferma e si stabilirono a Cipro alla fine del VII millennio a.C. portando con sé piante e animali sconosciuti fino ad allora a Cipro.

Il sito di Choirokoitia, che fu fondato e abitato durante il V millennio a.C., fu scoperto nel 1934. Nel 1976 l'esplorazione fu rilevata dal CNRS (Centre National de Recherche Scientifique).
Il sito ha un complesso sistema architettonico, unico a Cipro e nel Vicino Oriente, che forniva il controllo sull'accesso al villaggio. Le case erano protette all'interno delle mura. Ogni casa consisteva in un complesso di diversi edifici con un piano terra circolare attorno a uno spazio scoperto, una sorta di piccolo "cortile" interno dove si svolgeva la macinatura. Queste strutture erano costruite in mattoni di pietra e fango essiccato al sole. Il tetto era piatto e consisteva in una cornice di legno fatta di rami, canneti e terra. Lo scavo ha rivelato che i morti erano sepolti nelle fosse all'interno delle unità abitative.

Gli abitanti di Choirokoitia usavano il diabase, una pietra dura, per la produzione di vasi di pietra, che costituiscono una caratteristica particolare del Neolitico aceramico cipriota. La picrolite, una pietra verde liscia che può essere trovata in abbondanza nel letto del fiume Kouris a ovest di Lemesos, era usata per fare gioielli.

La brillante civiltà svanì all'improvviso, e nessuna spiegazione è stata data riguardo alla sua scomparsa. Choirokoitia, come altri siti aceramici dell'isola, è stata abbandonata e l'isola sembra essere rimasta libera dalla presenza umana per lungo tempo, fino all'emergere di una nuova civiltà: il neolitico ceramico. Il sito è stato inserito nella lista del patrimonio culturale mondiale dell'UNESCO.